Accessibilità

L’accessibilità di un’area protetta si misura con il grado di fruibilità dei luoghi e delle strutture ad essa connesse. Fruibilità che va intesa come possibilità per le persone con esigenze specifiche di accedere ad una struttura/spazio aperto e di godere appieno dei servizi e delle attività ad esso connessi o riconducibili.

L’obiettivo è quello di garantire la piena inclusione sociale delle persone con esigenze specifiche all’interno delle aree protette nel pieno rispetto dell’ambiente naturale e dei principi di tutela e salvaguardia ambientale.

All’interno del Parco fluviale Gesso e Stura si possono giudicare accessibili a persone con ridotta capacità motoria:

  • percorso ciclabile torrente Gesso, dagli impianti sportivi del Parco della Gioventù fino a Cascina Costantino. Nello specifico la parte di ciclabile che va dalla piscina al Santuario degli Angeli è stata risistemata nell’estate del 2012 grazie ai fondi europei Alcotra del P.I.T. (Piano Integrato Transfrontaliero). Sono stati realizzati una serie di lavori che hanno permesso di sistemare la pista in punti dove la pendenza era particolarmente accentuata, migliorando l’accessibilità e la fruibilità delle piste, grazie alla riduzione della pendenza del selciato;
  • percorso ciclabile confluenza Gesso e Stura, dal Parco della Gioventù al ponte Vassallo delle Basse di Stura;
  • orto didattico del Parco della Gioventù, dotato di aiuola rialzata;
  • percorso dedicato alle farfalle “In un battito d’ali”, sul percorso ciclabile torrente Gesso;
  • area relax sotto il Santuario degli Angeli, sul percorso ciclabile torrente Gesso, attrezzata di tavoli, panche, fontanella;
  • area attrezzata Basse di Stura e annesso Polo canoistico Nonsoloacqua.

Progetto regionale “Parchi per tutti”

Nel 2009 il Parco fluviale Gesso e Stura è stato scelto come sede di una giornata formativa nell’ambito del progetto regionale “Parchi per tutti” finanziato dalla Direzione Ambiente – Settore Sostenibilità, Salvaguardia ed Educazione Ambientale della Regione Piemonte e realizzato dalla Consulta per le Persone in Difficoltà Onlus.

La giornata di formazione era orientata a trasmettere agli addetti all’accoglienza delle aree protette piemontesi (guardiaparco, accompagnatori naturalistici, operatori di centri visita e punti informativi, gestori di musei e laboratori didattici, ecc) le nozioni fondamentali per relazionarsi in maniera corretta ed efficace con i visitatori con disabilità, innalzando così la qualità dell’accoglienza dell’area e migliorando le possibilità di fruizione delle aree protette da parte di un pubblico sempre più vasto.

Il progetto regionale “Parchi per tutti” nasce dalla volontà di garantire a tutti i cittadini il diritto di fruire della natura e di godere dei benefici da essa derivanti, indipendentemente dall’età o dalle singole capacità psico-fisiche. In questo contesto l’iniziativa intende migliorare il livello di fruibilità delle aree protette piemontesi sia in termini di accessibilità delle risorse che di capacità di accoglienza da parte del personale che opera sul territorio. Si ritiene infatti che solo attraverso una miglior conoscenza del tema e una maggior consapevolezza delle esigenze, dei bisogni e delle aspettative delle persone con disabilità si possa creare un’offerta di qualità, strutturata e diversificata, capace di rispondere in modo efficace alle specifiche esigenze dei visitatori. Il progetto, che coinvolge tutte le tipologie di aree protette piemontesi, si propone di diffondere e consolidare tra gli operatori di dette aree le tematiche della fruibilità della natura affinchè una maggior conoscenza e competenza sul tema possa produrre, sul lungo periodo, la strutturazione di soluzioni progettuali e proposte didattiche-educative che tengano conto delle esigenze di specifici target, trasformando le aree protette in luoghi “accoglienti” dove la conoscenza e la relazione con la natura possa essere realmente un “patrimonio di tutti”.

Percorso per ipovedenti all’Oasi della Madonnina

All’interno dell’Oasi naturalistica “La Madonnina”, sita nel comune di Sant’Albano Stura, è stato realizzato un percorso per ipovedenti disposto all’entrata e nei sei capanni dell’oasi per informare le persone ipovedenti e cieche sulle specie di uccelli presenti all’oasi. In ogni capanno, oltre alla cartellonistica in “braille”, è stata collocata anche una terracotta in bassorilievo che riproduce una delle tante specie di uccello che popola l’oasi. È stato realizzato anche un pdf predisposto per essere scaricato in “stereocopia”, così da poter essere letto da ipovedenti e ciechi.