Vegetazione

Bosco da seme

Nella primavera del 2011 a seguito di diversi sopralluoghi del personale del parco in collaborazione con l’IPLA, sono stati individuati nel Bosco di Sant’Anselmo, situato all’interno del comune di Cuneo e Castelletto Stura, popolamenti adatti a fornire materiale utile per la rinnovazione di specie di interesse forestale.

A seguito di segnalazione di tale area la Regione Piemonte ha aggiornato il Registro dei Materiali di base per la vivaistica forestale con la DD n. 2237 del 5/9/2011 aggiungendo i 40 ettari del Bosco di Sant’Anselmo; per mezzo di questo strumento, l’ente potrà reperire nelle modalità previste materiale per la propagazione di: Alnus glutinosa (L.) Gaertner, Quercus robur L., Acer campestre L.

Progetto di rinaturalizzazione della riserva naturale della Crocetta

Nella primavera 2010 si sono conclusi i lavori di rinaturalizzazione e riqualificazione della riserva naturale della Crocetta. L’intervento ha previsto l’abbattimento della vegetazione infestante, in particolare della robinia, e la realizzazione di nuovi impianti di essenze autoctone: complessivamente sono stati messi a dimora circa 3000 esemplari di essenze arboree come querce, carpini e frassini, e arbustive quali ligustri e biancospini. Nuovi ambienti naturali, tra cui prati di fiori di campo e un piccolo laghetto, hanno accresciuto il valore ambientale dell’area. Inoltre è stata prevista la realizzazione di un nuovo sentiero ciclopedonale, di aree di sosta e quinte alberate per migliorare la fruibilità e il valore paesaggistico dell’area.

Studio sulla Riserva Naturale di Sant’Anselmo

Nel 2009 si è effettuata una caratterizzazione preliminare degli effetti ambientali prodotti dalla vecchia discarica di S. Anselmo presente nella riserva naturale di S. Anselmo in considerazione dell’elevata valenza strategico-ambientale della riserva. La ricerca è proseguita nel 2010  e nel 2011 e i  risultati di detta caratterizzazione, unitamente a quelli derivanti dallo studio delle aree umide e della caratterizzazione biologica delle risorgive e dei fontanili, hanno portato alla conclusione che la vecchia discarica, ormai inattiva, non interferisce con l’ambiente circostante e, in particolare, con la risorsa idrica sotterranea ritenendo pertanto di non dovere effettuare ulteriori indagini di approfondimento. Sulla base anche di questi risultati, si potrà programmare un attento progetto di conservazione e tutela della riserva naturale di S. Anselmo che rappresenta uno degli ultimi lembi dei boschi planiziali della pianura cuneese.
Nel 2011, la Regione Piemonte ha inserito la formazione boschiva all’interno della lista dei boschi da seme regionali relativamente alle specie di ontano, farnia, acero, biancospino, e fusaggine.

Rete fenologica piemontese

A partire dal 2009, il Parco fluviale Gesso e Stura ha aderito al progetto regionale sulla “Rete fenologica piemontese” al quale sono stati invitati i diversi parchi regionali. Detto progetto, ha il fine di analizzare a lungo termine gli effetti prodotti dalle variazioni climatiche sulla vegetazione. Nel 2009 sono stati avviati i primi monitoraggi e analisi che attualmente proseguono, da ormai 3 anni.

Diatomee bentoniche del Parco Fluviale di Gesso e Stura: A.R.P.A., anno 2008

Nel corso del 2008, l’A.R.P.A. ha campionato quattro stazioni lungo i corsi d’acqua naturali principali (tre sullo Stura e una sul Gesso) e otto situate presso corsi d’acqua “minori” (bealere, canali artificiali e risorgive naturali). Con una sonda multiparametrica sono state effettuate misure di diversi parametri chimico-fisici, oltre a indici  in grado di valutare l’inquinamento organico, lo stato trofico dell’acqua e la biodiversità. Gli studi hanno constato che i piccoli corsi d’acqua naturali e le sorgenti hanno una biodiversità più elevata, mentre i canali artificiali e le bealere hanno un livello, peraltro buono, ma mediamente più ridotto rispetto alle risorgive. I grandi corsi d’acqua naturali presentano un valore intermedio. In generale le acque sembrano, comunque, poco inquinate e con livelli di eutrofizzazione bassi.

Macroinvertebrati acquatici e pedofauna, con cenni alla fauna terrestre, alle macrofite acquatiche e alla flora lichenica, nel Parco Fluviale di Gesso e Stura: III contributo A.R.P.A., anno 2008

Nel corso dell’anno 2008, l’A.R.P.A. ha effettuato sopralluoghi, campionamenti ed analisi mirati a integrare o completare il quadro di quelle conoscenze sul territorio del Parco Fluviale. Sono state condotte analisi sui macroinvertebrati acquatici e la pedofauna (QBS), sulla fauna terrestre (rettili e anfibi), sulle macrofite acquatiche e sulla flora lichenica in 13 punti del Parco, in corrispondenza di risorgive, canali o delle due principali aste fluviali. Si è rilevato come la fauna del Parco Fluviale cuneese riservi continui motivi d’interesse e se ne confermano la rilevanza scientifica e il significato in qualità d’indicatori ambientali.

Monitoraggio e valutazione dello stato di salute del patrimonio forestale del parco

Nel corso del 2007 si è conclusa un’azione di monitoraggio e di valutazione dello stato di salute del patrimonio forestale del parco, in particolare di quello che si sviluppa lungo i percorsi ciclabili. Le aree boschive del parco sono costituite in prevalenza da querco-carpineti, alneti e arbusteti, alcuni dei quali di notevole valenza naturalistica.

Abstract a cura di Andrea Sessa

P.R.U.S.S.T 2004

Dopo la creazione di una carta dell’uso del suolo nel 2004 si è passati ad un’analisi degli aspetti vegetazionali e forestali nel parco grazia al lavoro del dott. Davide Sagnelli. E’ stata individuata un’area caratterizzata da un modesto grado di naturalità a causa dell’elevata pressione antropica. Da rilevare la presenza di formazioni di “querceti” che nell’area limitrofa alla discarica di Sant’Anselmo raggiungono notevoli estensioni. Di notevole importanza la valenza naturalistica che assumono gli aneti ad ontano nero.